23 Feb Il talento di Gianluca Gorini, rende grande la Romagna.
C’è qualcosa di familiare, di piacevolmente conosciuto, di classico quasi, che si coglie appena varcata la soglia del ristorante DaGorini, a San Piero in Bagno, piccolo borgo romagnolo nell’alta Valle del Savio. Anche senza realizzarlo razionalmente, si respira immediatamente l’atmosfera del ristorante di paese, un luogo accogliente in modo caldo e semplice. Le mura spesse, i soffitti non troppo alti a dare una sensazione raccolta, che abbraccia.
E’ un benvenuto sincero, vero, intriso di un’italianità profonda e bella, senza alcuna venatura nostalgica. DaGorini è così anche e soprattutto perché così l’hanno pensato, voluto e costruito Gianluca Gorini e Sara Silvani, inaugurandolo a settembre 2017. Una scelta importante, per entrambi, Gianluca (stella Michelin dal 2019), uno dei giovani chef emergenti più ammirati d’Italia, allievo prediletto di Paolo Lopriore, a sua volta allievo prediletto di Gualtiero Marchesi: una discendenza quasi diretta che fa di lui una sorta di predestinato. La sua bravura, la sua sensibilità, fanno il resto.
Dopo aver conquistato premi e attenzione guidando la cucina de Le Giare di Montiano, in molti si chiedevano: «E adesso che farà Gorini?» Gianluca ha scelto di volare in proprio e Sara Silvani ha così scelto anche lei di accompagnarlo in questa svolta: San Piero in Bagno è, dove ha le sue radici, dove la sua famiglia ha una piccola azienda agricola. Nel centro del grazioso borgo, hanno rilevato i locali della storica Locanda del Gambero Rosso, aperta nel 1951 dalla famiglia Saragoni, che l’ha guidata fino al 2014. A Gianluca la cucina, a Sara la sala e l’accoglienza.
A quattro anni e mezzo dall’inaugurazione, DaGorini è oggi un ristorante dall’identità chiara e forte. Ci si trova tutta la bravura tecnica, l’intelligenza e la creatività culinaria di uno degli chef più talentuosi della sua generazione, (vincitore del premio Chef dell’anno per l’edizione 2021 di 50 Top Italy), e ci si trova altrettanto quello spirito classico e accogliente che deve avere un’insegna di paese. «Inclusivo – ci dice Gorini centrando la parola giusta – volevo che fosse un ristorante inclusivo, non esclusivo. In cui le persone si sentissero a proprio agio, in cui potessero mangiare una cucina vera, che parla di questa terra, che cerca l’essenza delle materie prime».
Questo il menù proposto per Terra e Cibo:
Snacks di Benvenuto.
Carciofo ripassato alla brace, salsa di carciofo e pesto di erbe tostate.
Cappone cotto in casseruola, topinambur, mandarino, vino rosso e ginepro.
Tortelli ripieni di cacciagione, burro bianco, estratto di salvia e mela cotogna al forno.
Maialino di Mora romagnola arrosto, radicchio, prugne e tropea marinata.
Predessert – Granita di mela verde, yogurt di bufala e liquirizia.
Semifreddo al raviggiolo, amarene sciroppate, croccante alle noci e vermut rosso.
Piccole Dolcezze.
Caffè, liquori e distillati
Vini in abbinamento selezionati da Terra e Cibo.
-ALEI Romagna DOCG Albana secco 2019 – Ferrucci
-LE’GIO Romagna DOC Sangiovese Serra 2018 – Ferrucci
-DOMUS CAIA Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva 2018 – Ferrucci
-DOMUS AUREA Albana di Romagna DOCG Passito 2019 – Ferrucci
La cena è fissata per:
Venerdì 25 marzo 2022 alle ore 20,30
Ristorante Da Gorini – via G. Verdi, 5 – 47021 Bagno di Romagna loc. S. Piero (FC)
Il costo della cena (tutto compreso) è di € 89,00 per i soci, € 95,00 non soci.
Posti disponibili 40. Prenotazione obbligatoria al n. 340/055176
Per partecipare alla cena è richiesto il Green Pass Rafforzato.