Il mondo selvatico e i suoi sapori.

Carni gustose, niente grassi, scarso colesterolo e ricette antiche rivisitate con gusto moderno. Spazzata via (o quasi) l’era delle trattorie che propinavano pallini di piombo con contorno di lepre in salmì o uccelli che sapevano terribilmente di «selvatico», oggi c’è un chiaro ritorno alla selvaggina: i migliori ristoranti offrono piatti a base di una materia prima sana, poco calorica, ben diversa dalla carne di animali allevati con metodi intensivi. È il perpetrarsi di una grande storia. La selvaggina in tavola è una tradizione nell’Italia rurale che per secoli ha avuto i migratori come unica fonte di proteine: tordi, anatre, beccacce, quaglie, starne, pernici, fagiani… in montagna si sono sempre utilizzati camoscio e capriolo come scorta per l’inverno mentre per i «signori» – di campagna e di città – la caccia significava grandi animali come daini, cervi e cinghiali, da consumare in banchetti sontuosi e lunghissimi. In ogni caso, la selvaggina ha scritto pagine decisive nel ricettario della cucina – basti pensare a quale esercizio tecnico e di fantasia rappresenti il piccione per ogni bravo cuoco italiano o la lepre alla royale per qualsiasi chef nel mondo – e ha impresso nell’immaginario collettivo sapori di memoria antica, che spesso esercitano un’attrazione anche su chi non ha simpatia per il mondo della caccia. Gli chef di nuova generazione, pur applicando il massimo rispetto per i sapori originali, oggi adottano tecniche di cottura più moderne, con risultati di eccellenza. Alle marinature e alle carni stracotte di un tempo si è sostituita la preparazione espressa, la cottura a basse temperature o sottovuoto, spesso differente tra singole parti dello stesso animale. Le vecchie ricette non tramontano, ma rinascono in una nuova veste, sempre avvincente sul piano del gusto ma adatta a ogni palato. In questa serata, vi proponiamo una selezione di piatti che un amante della selvaggina non può fare a meno di assaggiare.

Il menù

 Petto d’oca con misticanza e salsa di arancia.

 Colombaccio e polenta.

 Crostino con pernice e porcini.

 Gnocchi di castagne con ragù di lepre e salsa di parmigiano.

 Risotto all’anatra di valle.

 Quaglia alla brace con verze brasate e pomodoro confit.

 Semifreddo ai pistacchi e lamponi con Namelaka al frutto della passione.

 Caffè, liquori e distillati

 

Vini in abbinamento selezionati da Terra e Cibo.

 -CENTURIONE Sangiovese di Romagna DOC Superiore – Ferrucci

-DOMUS CAIA Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva – Ferrucci

-DOMUS AUREA Albana di Romagna Passito DOCG – Ferrucci

 

Venerdì 29 novembre 2024 alle ore 20,15

 

Locanda dei Salinari – Via Circonvallazione Sacchetti, 152 Cervia (Ra)

La serata è aperta ai soci di Terra e Cibo e ai Non Soci.

 Il costo (tutto compreso) è di € 65,00 per i soci, € 70,00 per i non soci.

Posti disponibili 45. Prenotazione al numero 340/0551760

 

Vi preghiamo di annunciare eventuali allergie e/o intolleranze nel momento stesso della prenotazione.

Durante la serata, sarà possibile associarsi o rinnovare l’adesione a Terra e Cibo.