31 Gen Amarone il Re dei Vini
La grande sfida – AMARONE il Re dei Vini
Sensuale, avvolgente, potente, intenso. Se fosse un uomo, sarebbe l’ideale vagheggiato da ogni donna. Se fosse una donna, sarebbe la conquista più desiderata – e più temuta – da ogni uomo. L’Amarone, pregiato vino veronese dal caratteristico sentore di ciliegia, è tra i più amati tra i rossi italiani: forte e morbido al tempo stesso, fa innamorare al primo sorso.
Se fosse un sentimento, sarebbe la passione. E pensare che, l’Amarone, è nato da un errore, si dice che l’Amarone sia un Recioto “scappato” vale a dire un vino originariamente dolce, la cui fermentazione è arrivata a consumare tutti gli zuccheri, lasciando un vino tendenzialmente secco, ma con la struttura e la consistenza propria di un passito, con un profilo olfattivo ampio, con una persistenza di notevole importanza. La preparazione dell’Amarone parte in vigna, selezionando i migliori appezzamenti tra le aree che producono Valpolicella classico e superiore, Recioto ed in parte Bardolino. La vendemmia è generalmente tardiva, l’appassimento condotto in appositi fruttai ventilati che hanno da tempo sostituito le tradizionali arèle (graticci un tempo utilizzati per l’allevamento dei bachi da seta e trasformati in stuoie per il riposo delle uve). Le uve arrivano a perdere fino circa il 30-35% del proprio peso, sviluppando anche in alcuni casi forme controllate di Botrytis cinerea che aiuta la concentrazione degli aromi e contribuisce allo sviluppo di polialcoli, sostanze che con la loro morbidezza caratterizzano l’Amarone.
Wine Spectator recentemente ha pubblicato uno speciale di 7 pagine dedicato all’Amarone della Valpolicella, scritto dalla nota giornalista americana Alison Napjus, il servizio mette in luce soprattutto la “grande divisione” che continua a caratterizzare lo “storico grande rosso del Veneto”. “Un vino” che negli anni guadagna popolarità sempre più vasta, ma al tempo stesso vede amplificare le discussioni su stili e disciplinare”. Innanzitutto è evidenziata la crescita impressionante che ha portato l’Amarone a “triplicare la sua produzione tra il 2000 e il 2015”. “Questo successo” scrive la Napjus “ha anche generato molte divisioni e la denominazione oggi sta cavalcando un’onda tumultuosa tra stili diversi e conflitti interni”.
“Produttori ambiziosi” prosegue la giornalista che hanno in gran parte trasformato la vecchia identità “anacronistica” di un vino dallo stile ossidato, verso le attuali versioni più equilibrate e fresche. Ma mentre questi stili offrono maggiore accessibilità alle giovani generazioni, di fatto sono in contrasto con gli stili di 20, 30 anni fa che avevano posto le basi per il successo attuale della denominazione”.
Questa serata metterà a confronto, Amaroni di diverso stile, con differenze interpretative riguardanti l’affinamento e il diverso residuo zuccherino che contribuisce a rendere il vino più o meno morbido o “piacione”. Comprese le diverse fasce di prezzo, dal più o meno abbordabile allo “stellare”. Fermo restando che sia per i vincoli imposti dal disciplinare, sia per tradizione di qualità siamo comunque di fronte ad uno dei capolavori dell’Enologia italiana.
Degusteremo alla cieca, per giocare con il vino e assaggiare senza pregiudizi. (Il vino è servito con etichette e bottiglie bendate al fine di non rivelare la tipologia e il produttore.) Ogni commensale è invitato a stilare sulla scheda che sarà fornita, una propria personale classifica, con relativo punteggio per ognuno dei vini proposti. Non si tratta di stabilire livelli di qualità, già garantiti da tutti i vini, ma esprimere un giudizio di piacevolezza e di gusto personale. Alla fine raccoglieremo le schede e scopriremo le bottiglie, scorrendo la classifica, fino ad arrivare al primo classificato.
Amarone della Valpolicella Cl. 2009 – Cav. G.B. Bertani
Amarone della Valpolicella Cl. Fracastoro Ris. 2009 – Vigneti Villabella
Amarone della Valpolicella Cl. Capitel Monte Olmi Ris. 2012 – Tedeschi Fratelli
Amarone della Valpolicella Cl. Postera 2012 – Manara
Amarone della Valpolicella Cl. Masùa di Jago 2014 – Recchia
Piatto in abbinamento:
Risotto all’anatra di valle.
La serata è fissata per
Venerdì 15 febbraio 2019 alle ore 20,30
Locanda dei Salinari – Via Circonvallazione Sacchetti, 152 Cervia (Ra) Tel. 0544/971133
Il costo della serata (tutto compreso) è di € 50,00 per il socio, € 55,00 non soci.
Posti disponibili 25. Prenotazione obbligatoria e vincolante al n.340/055